Diffida Parco Acqua dei Corsari, si avvia la raccolta firme

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Alla luce di quanto documentato sul Parco Acqua dei Crosari, il comitato che ha promosso la diffida per il parco urbano Ninni Cassarà si è attivato per lanciare una nuova diffida contro l’Amministrazione Comunale e che conterrà le firme (da raccogliere). Tale atto  attiverà   il procedimento di Class-Action contro la pubblica amministrazione (D.L. 20-12-2009 n. 198). Al seguente link potretete scaricare il modulo. 

 http://depositfiles.com/files/j5pfrixms 

Vi daremo successivamente notizie su dove consegnare le firme raccolte.

Testo: Mario Pintagro-Repubblica Palermo
VISTA dal mare, l’ex discarica di Acqua dei Corsari sembra un gigantesco teatro all’aperto, un palcoscenico naturale di grande bellezza, con un panorama che spazia sino a Capo Mongerbino. E forse i progettisti del recupero ambientale di quello che per trent’anni è stato chiamato con un eufemismo anatomico il “mammellone”, per cancellare il degrado avevano pensato proprio ad un teatro. Magari circondato da alberi di siliquastro, erythrina, palma nana, tamerici, olivi, gelsi e carrubi. Alberi che erano stati anche piantati e non erano rimasti solo un’indicazione progettuale.

EDITING: NUOVE IMMAGINI
-Foto M.Marino- 

Addirittura parcheggio!

Solo sterpaglie. Un paesaggio degno della migliore “Tunguska”.

 

 

Quel che rimane di un getto dell’impianto di irrigazione, esploso a causa di un incendio appiccato lo scorso Agosto.

 

 

 L’anfiteatro a fine lavori.

 

Ma dalla conclusione dei lavori, appaltati dal Comune alla società Sering, per poco più di 4 milioni di euro, sono ormai trascorsi più di due anni, nessuno ha preso possesso del sito, e gli alberi, tranne pochi esemplari, sono tutti seccati. L’ennesimo spreco di risorse pubbliche. E dire che è stata anche realizzata una vasca, un impianto di irrigazione che corre lungo gli oltre quattrocento metri di costa che iniziano dal porticciolo della Bandita per finire all’altezza del bar del Bivio, a due passi dalla torre edificata nel ‘500 per proteggere la costa dallo sbarco dei Corsari. Un lavoro gigantesco rimuovere i detriti del sacco edilizio, e mettere in sicurezza la collina di terra e pietre accumulate in trent’anni di saccheggio del territorio. Un lavoro necessario per impedire l’ulteriore sfaldamento della collina e la dispersione in mare di sostanze inquinanti. Perché anche la terra e i calcinacci inquinano il mare.

I progettisti avevano intanto messo in sicurezza il sito, creando una rete di pennelli sotto costa che bloccassero il moto delle onde, quindi avevano livellato la collina di sfabbricidi, abbassandola di otto metri e creato una viabilità che correva da est a ovest con diverse discese a mare. «Era un vero e proprio parco a mare – dice Paola Coniglio, architetto paesaggista della Sering- un luogo da vivere per godere della vista del mare e del paesaggio, tra alberi e cespugli fioriti. Avevamo anche messo a dimora cespugli di lantana, viburnoe plumbagoe un accenno di prato sulle scarpate. Dispiace vedere che tutto versa nello stato di più totale abbandono».

 

Anche i lavori di “caratterizzazione” della discarica, per la verifica di sostanze inquinanti nel sottosuolo, appaltati da Sviluppo Italia e assegnati all’Associazione temporanea di imprese Società Geognostica Mediterranea e Ambiente per 113 mila euro si sono conclusi da un pezzo. Si attende solo il responso dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Buone notizie, invece per il risanamento del tratto di costa che era stato appaltato dalla Provincia regionale di Palermo alle Cooperative costruttori bolognesi. I lavori riguardano il tratto da Sant’Erasmo allo Sperone ed erano fermi da tre anni a causa del fallimento della ditta Cea di Alcamo, che faceva parte del raggruppamento. Dopo lo stop i lavori – assicurano dalla Provincia – riprenderanno fra due settimane quando alla ditta subentrerà l’impresa Celi di Santa Ninfa.

 

Come si presente l’anfiteatro oggi dopo 2 anni di abbandono.

 

E’ stata creata un’apposita pagina su Facebook dove verrà documentata tutta l’azione che verrà portata avanti.

 

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24 Thoughts to “Diffida Parco Acqua dei Corsari, si avvia la raccolta firme”

  1. questo si che è uno spazio dove poter lasciar correre l’immaginazione nel creare nuove esternazioni sempre più colorite!

  2. griffild

    ke tristezza . . . .

  3. Luca

    E’ un problema strutturale.
    Il comune di Palermo e’ uno stipendificio: o i soldi si usano per amministrare e gestire la “cosa pubblica”, o si usano per pagare stipendi e consulenze.

    Non ci sono soldi per mandare avanti le municipalizzate, non ci sono soldi per gestire parcheggi, parchi, piazze, rimodernare mezzi, assumere vigili urbani.
    La gestione e’ impossibile. Rassegnamoci, a meno che non si cominci a razionalizzare la spesa privatizzando le municipalizzate e una buona gamma di servizi. Magari resteranno un po’ di soldi per gestire i nostri parchi e migliorare la citta’.

  4. griffild

    diamo tutto in mano ai privati . . . . .è l’unica nostra salvezza.

  5. mariannuzza

    @griffild: il fallimento dell’istituzione non si risolve rinunciando ai beni comuni… con ciò non voglio essere ‘talebana’ e vietare tali spazi ad eventuali privati (con gli strumenti previsti dalla legge) per misure puntuali e circoscritte, ma un PARCO è per definizione uno spazio pubblico, ricorda!

  6. Otto Mohr

    Mi raccomando, appena sapete qualche cosa riguardo questa raccolta firme o qualche manifestazione, pubblicatelo….

  7. Michele79

    Dare un bene pubblico in mano ai privati non significa negare l’accesso al pubblico, certo un privato per interressarsi deve poter lucrare, ma credo che questo parco abbia le potezialità per attrarre privati
    in primis c’è bel teatro che ad occhio e croce può ospitare più di mille persone basta aggiungere un palco in legno;
    ma anche dare un esclusiva per l’installazione di chioschi all’interno del parco in cambio del cura del parco non è proprio una cattiva idea imprenditoriale.
    Comune di Palermo SVEGLIATI ci sono mille modi per attrarre capitali privati

  8. Irexia

    Sono perfettamente d’accordo con Mariannuzza!
    Poveri voi illusi che un privato faccia gli interessi di TUTTI! Il privato pensa solo a sè e a come diventare più ricco, lucrando sui bisogni, veri o indotti che siano, dei più!

    @ Luca
    Rassegnati tu!
    I soldi ci sono tant’è che non ho mai sentito di assessori rimasti senza stipendio o di autoblu rimaste senza autista perché non si può pagarne lo stipendio o la benzina.
    I soldi ci sono eccome! Soltanto vengono male utilizzati! Se vuoi piegarti alle logiche del mercato, cioè ai potenti e ai ricchi, fai pure, renditi schiavo, io invece non mi stanco di lottare perché in Italia si applichi la Costituzione, perché l’Italia è uno stato sociale: il che vuol dire che lo Stato, e il pubblico in genere, forniscono i servizi primari e i privati sono liberi, liberissimi, di offrire altrettanti servizi, lasciando a noi, i CITTADINI, la libertà di scegliere di chi servirci!

  9. ing.giacomo

    @irexia
    purtroppo luca ha ragione soldi non c’è ne, tu hai ragione ma dimmi è possibile licenziare un autista o un lsu o un qualsiasi altro dipendente comunale che non fa il suo lavoro?No purtroppo
    Hai visto cosa è successo per la gesip?
    ora il fatto è che non dobbiamo rassegnarci, i problemi ci sono e vanno risolti!!
    E’ assurdo che si finisce un lavoro e poi non si riesce a consegnare perchè nessuno si prende la responsabilità di gestirlo, dal patrimonio alla gesip a tutti gli enti comunali e para comunali che sanno solo spillare soldi.
    Come vedi anche per il prato del foro italico non si riesce a gestire seriamente ed è lasciato all’incuria dei vandali.
    L’idea di dare dei beni ai privati potrebbe essere buona, si fa una convenzione dove il privato gestisce, giustamente ha un guadagno, ma il pubblico può accedere anche gratis.

  10. ing.giacomo

    per esempio nel nostro caso essendoci un teatro, un privato potrebbe realizzare e gestire un pub con tanto di aree all’aperto e gestire spettacoli o concerti. Quindi nei giorni dove non sono previsti spettacoli, l’ingresso è libero senza obbligo di consumazione e limitare gli ingressi a pagamento solo quando ci sono .

  11. Luca

    Cara Irexia.
    Una replica energica ma vuota. le argomentazioni che ing. Giacomo riporta sono sufficienti a spiegare perche’ il sistema attuale non si regge. Anche altri post rispondono in modo efficace alla tua replica molto debole di contenuti. Un anfiteatro si presta molto ad iniziative culturali gestite da privati.

    Aggiungo. Dovresti leggere con attenzione. Non si tratta di vietare i parchi. Si tratta di gestire. Infine si parla di municipalizzate, quindi il contesto non e’ limitato ai parchi. Il comune, cosi’ come e’ organizzato, e’ in default. E sara’ anche peggio, con il federalismo fiscale, che aumentera’ le tasse a dismisura.

    Per la cronaca, io non sono rassegato, altrimenti non proporrei certi temi.
    Sarebbe meglio a replicare con argomenti concreti piuttosto che riferirsi alle ideologie. Io rispetto le tue idee, che sono abbastanza l’unica cosa abbastanza chiara che emerge dal tuo post, tu rispetta quelle altrui.

  12. Luca

    Scusate gli errori, con l’ipad il box dei commenti non e’ fzcile da usare…

  13. griffild

    ragazzi la mia era una provocazione, ma chi come me abita in via messina marine e vede una costa totalmente ABBANDONATA senza nessuna speranza di niente, vede come unica salvezza il privato, è normale ke il privato non fa niente per niente, ci mankerebbe, ma sicuramente qualcosa farebbe.

  14. già.. edilizia screanzata! via messina marine è almeno 10 volte meglio della riviera romagnola sia come spiaggia che come mare, ma invece di alberghi e locali ci sono solo baracche, palazzoni, depositi di camion e discariche.. ma si può????

  15. xemet

    Io sconoscevo completamente l’esistenza di questo progetto…

  16. boccadifalco

    quoto in pieno il post di ing. giacomo, tranne che per il licenziamento dei vari fannuloni comunali. che io sappia l’unico motivo per il licenziamento in tronco di un dipendente è il non assolvere le proprie mansioni.
    non mi riesco a spiegare come mai palermo non brilla e i parchi non sono dei gioiellini vista la miriade di personale, che si dovrebbe accupare del verde e dello spazzamento. lavoro nel privato e se non produco mi sbattono fuori senza tanti preamboli, e se il dirigente che sta sopra di me non ci fa trottare prima licenziano lui poi tocca a me . perche non si può adottare questo sistema nel privato?

  17. dandi

    perchè le cose a palermo sono sempre cosi?

  18. Irexia

    @ Luca
    Dici di rispettare le mie idee ma mi bacchetti se dissento dalle tue! 🙁
    Le municipalizzate verrano privatizzate, vedrai, ce lo chiede l’Europa! Ma non credo sarà la soluzione a tutti i nostri problemi. Per esempio l’immondizia, uno dei servizi che dovrà essere esternalizzato: come farà il comune a pagare la ditta vincente l’appalto se soldi non ce ne sono?
    A proposito di privatizzazioni vorrei ricordare l’affare acqua, nei comuni dove hanno privatizzato il prezzo dell’acqua è salito a fronte di scarsi o nulli investimenti…
    Leggo e rileggo il tuo post ma dici proprio “La gestione è impossibile. Rassegnamoci”; io ti dico che il problema non è la struttura “comune”, il problema sono i cialtroni che compongono il Comune oggi (ma anche ieri per la verità)!
    Perciò ti dico: sveglia, riprendiamoci i nostri diritti! Non dimentichiamoci del baratro in cui hanno fatto cadere la nostra città al momento delle elezioni!
    Ma poi scusate, perché ci sono altri Comuni che vanno bene, mi spiegate? Dove l’immondizia si scarica regolarmente, dove fanno la raccolta differenziata con percentuali altissime, dove le strade sono pulite e le strisce ben visibili, dove gli asili funzionano, gli autobus offrono un serivizio efficeinte…? Altrove è tutto privatizzato? Oppure ci sono amministratori oculati?

  19. Pantera di Bellolampo

    Non avevo idea dell’esistenza di questo spazio. Molto bello quando verrà completato. Magari è un altro punto dell’agenda del futuro sindaco.

    p.s. acqua dei corsari non prende il nome da immaginari corsari che sbarcavano su quel tratto di costa a saccheggiare l’acqua….è il nome di una nobile famiglia che lì aveva dei possedimenti con relative fontane ;-).

  20. tonio.fiorino

    ma se andiamo avanti a diffide allora dobbiamo fare l`elenco.. la repubblica di oggi dice Sigilli allo Spasimo..la Gancia e` ancora in abbandono, san giovanni dei lebrosi un letamaio..chi andrebbe diffidato e` il comune di palermo nella gestione territorio e beni culturali..non ci stanno soldi..il comune a rischio default..va diffidata la classe politica di destra che negli ultimi 10 anni ha creato questa situazione..e non diciamo Orlando Orlando, o Faraone o quant`altro..
    va diffidato l`unico responsabile politico di questo sfascio amministrativo..Va sfiduciato il PDL siciliano in toto..con tutti i Micciche, Avanti, indientro, e musotti vari..

  21. David

    Che vergogna, che sdegno.
    Ricordo quando sono entrato nel cantiere in corso.
    A memoria di quel giorno resta il post che lasciai su questo sito a commento della notizia di inizio dei lavori. Erano circa due anni fa e i lavori procedevano spediti.
    Si poteva già riconoscere distintamente l’anfiteatro e credetemi lo spettacolo di quel luogo non ha eguali. Un panorama mozzafiato. Un’atmosfera magica, un luogo che potrebbe diventare davvero un nuovo punto focale della vita palermitana al pari del foro italico o del giardino inglese.
    Mi piange il cuore a vedere questo scempio. Tutto abbandonato e devastato a testimonianza del fallimento di una classe dirigente.

    Cosa rimane da dire. Avrete la mia firma senza se e senza ma.

    Ma basterà?

  22. tasman sea

    storia simile a parco d’orleans, e in parte alla zisa, al roseto di viale campania, agli aranci di piazza v.e.orlando, al mancato affidamento di piazza fonderia- questa amministrazione è capace solo di spruzzare cemento, una volta finite le opere che piacciono ai boss del calcestruzzo, c’è solo il silenzio.

  23. trinakria

    Allora dovreste vedere lo spreco di soldi,ovviamente della comunità europea,che è stato fatto per il progetto sunandwind a Ciaculli.invito tutti a visionare i prototipi di edilizia bioclimatica abbandonati e vandalizzati…….Palermo,Palermo una volta felicissima….

  24. andrea73

    Fateci sapere al più presto dove si effettuerà la raccolta firme e subito dopo, se non contemporaneamente facciamo qualcosa per il PARCO DELLA FAVORITA.

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